LAURINO, 17 MARZO 2014 - Amore,
viaggio, coraggio e normalità: questi gli elementi che contraddistinguono e,
allo stesso tempo, uniscono le eccellenze cilentane premiate ieri sera - nel corso della II Edizione del “Premio Aniello De Vita -
medico cantore del Cilento", al Teatro Comunale di Laurino – il tutto tenuto insieme dal “fil rouge": la motivazione sottesa
a ciascuno dei riconoscimenti conferiti, ovvero l’amato cilento.
Il
sipario si alza sulle note coinvolgenti della “Primavera Porteña” del Trio
MusiKnt - composto da Raffaello
Galibaldi (violino), Roberto Vecchio (Violoncello) e Guido Carpentiere
(pianoforte) – le quali rendono ancora più raffinata l’atmosfera del teatro di
Laurino, elevandola ad uno spessore culturale che rimarrà alto fino alla fine
della serata.
Le
note del Trio MusiKnt, fanno da preludio ad un’altra forma d’arte: la poesia. I
versi delle liriche dell’ Ing.“Peppino” De Vita, fratello del compianto Aniello
De Vita - a sua volta accompagnato dal
critico letterario, il prof. Antonio Pallottino - con maestria, conducono i presenti in un viaggio multisensoriale, seppur virtuale, nei luoghi, nei profumi e nei sapori del nostro Cilento. «Una manifestazione meravigliosa –
dice De Vita – quella voluta da Carlo
Sacchi, per far emergere le specificità
di qualità del territorio cilentano. Un premio che la mia terra, la
nostra terra aspettava», puntualizza Peppino De vita.
In
un crescendo di emozioni, si entra nel vivo della manifestazione con le assegnazione
dei premi, introdotta da Carlo Sacchi, il quale - facendo un appello alle istituzioni locali affinché
si attivino per dichiarare “So’ nato a lu Ciliento e me ne vanto”, l’inno
ufficiale del territorio (anche se ufficiosamente lo è già) – introduce il
primo dei quatto premiati della serata-evento.
Per
la “Sezione Imprese eccezionali”, viene premiato Pino Veneroso, con la seguente
motivazione: «Intraprendente e volitivo nel realizzare un antico proposito di
fratelli emigrati affrontando – con esperienza professionale e slancio di cuore
– un eroico viaggio intercontinentale, guidato dal “faro” degli ideali di unione
e fratellanza tra gli uomini, per affidare al “porto” sicuro della memoria lo spirito di fedeltà alla loro
terra d’origine, quale caratteristica dei figli dell’amato Cilento».
Segue
poi il premio della “Sezione Giornalismo”, che è stato conferito al Direttore
de “Il Giornale del Cilento”, Marcello Federico, per «l’appassionato
impegno e il lodevole spirito di gratuità profusi nel campo della Comunicazione
e dell’Informazione, al fine di veicolare – con sensibilità d’animo e limpidezza di pensiero - un’immagine
dell’amato
Cilento come territorio unito e arricchito dalla diversità
geo-morfologica e socio-culturale delle zone costiere e montane, nel
lungimirante intento di “fare sistema” attraverso il confronto e il dialogo».
Per
la "Sezione Arte", il riconoscimento è
stato assegnato al Poeta del legno, Prof. Bruno Aloia, «artefice
di mirabili sculture in cui si realizza quella perfetta sintesi fra materia e
spirito propria dell’atto creativo che dà vita, trasformando l’intima
sofferenza in dolcezza e bellezza attraverso il doloroso scavare nelle venature
del legno d’ulivo come nelle vene del corpo e nelle pieghe dell’anima, ispirato
da una personale passione che – radicandosi nel valore degli affetti familiari
quale eredità culturale dell’amato Cilento – si trasfigura un messaggio di
valenza universale oltre lo spazio e il tempo».
Infine,
per la "Medicina", è stato premiato il dott. Gaetano Pacente, per «la rigorosa competenza professionale dimostrata nel quotidiano e coraggioso
operare a favore della vita in un afflato di rispettosa sensibilità verso la
persona umana, sostenuto e animato da uno spirito costruttivo di rassicurante
ottimismo e insieme di alacre fattività, mirabili doti personali con cui ha
saputo costruire, a Laurino, scenari di impegno socio-culturale e di
cittadinanza attiva, assumendo ruoli di piena responsabilità in nome dell’amato
cilento».
In
questo modo, da Aniello De Vita - eccellenza ad imperitura memoria - si è passati
alle eccellenze del presente - i premiati della prima (Peppino De Vita, “che si
è dimostrato superlativo nella recitazione delle proprie poesie”, Mario Romano
per l’arte pittorica, Pasquale La Palomenta per l’arte botanica e Dino Baldi,
direttore del mensile “Cronache Cilentane”) e della seconda Edizione - alle
eccellenze del futuro. A cui, la Selefor
– nella persona della direttrice, la dott. Sandra Maragno - ha voluto dare una spinta propulsiva,
decidendo di attribuire € 15.000,00 in Borse di Studio per le qualifiche professionali
a 18 talentuosi al fine di poter
frequentare i corsi di qualifica professionale per attore e insegnanti di
danza.
Inoltre,
restando sempre in tema di eccellenze del futuro e promettenti talenti, non si
può non sottolineare l’esibizione canora della giovanissima, ma promettente Marcellina Valletta, protagonista – tra le altre cose – del film “Profondo Sud”
che è stato presentato ufficialmente – sempre ieri sera - dal giovane registra
esordiente Saverio Catino e da Claudio Correale. Per poi ritornare ai suoni e al pathos della
nostra terra con il "Coros Mediterraneo", composto da Giacomo Rodio, Antonietta Speranza e
Giovanni Rodio.
Infine, l'eclettico presentatore, Antonino Nese - insieme al Direttore artistico, Carlo Sacchi - hanno accompagnato tutti
i presenti verso la fine dell’evento, conclusosi – e non poteva essere
altrimenti – con le note di “So’ nato a lu Ciliento e me ne vanto”, con tutta
la platea in piedi che – commossa - si unisce a Peppino De vita, nel canto.
E
così, attraverso l'esperienze di vita “normali” – parola cara al dott. Gaetano
Pacente – di tutti coloro i quali si sono alternati sul palco che, allo stesso tempo, diventano "straordinarie" - grazie all'amore,
al coraggio, all’orgoglio di essere cilentani - si arriva alla fine di questo
breve viaggio insieme, un po’ più ricchi di quando si è entrati nel teatro, semplicemente
perché: «Ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un
poco di sé e prende un poco di noi». (Paul Montes)
Rosy Merola
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