28 FEBBRAIO 2014 - La
Giunta Regionale della Campania ha deciso di stanziare dei contributi per poter
far fronte all'emergenza causata dal Cinipide del castagno, l’insetto che ha
provocato ingenti danni agli alberi del comprensorio cilentano e, di
conseguenza, a tutto l’indotto economico che ruota intorno alla castagna. A
comunicarlo la Coldiretti provinciale di Salerno, aggiungendo che entro l’11
aprile 2014 gl’interessati potranno presentare le istanze per accedere agli
incentivi concernenti progetti che dovranno – comunque sia - prevedere il
controllo biologico del cinipide tramite l'introduzione del Torymus sinensis,
l’insetto antagonista del Cinipe, necessario per debellare quest’ultimo. Come ha evidenziato il direttore provinciale di Coldiretti, Salvatore Loffreda
«Il cinipide ha causato un crollo della produzione di oltre il 70 per cento creando
gravissimi problemi al comparto castanicolo che da sempre, in questa provincia,
riveste una notevole importanza economica. Il fenomeno non risparmia – prosegue
Loffreda - anche l’eccellenza del Marrone di Roccadaspide fiore all’occhiello
della produzione nazionale. In tal senso riteniamo strategico il bando varato
dalla Regione Campania». Tradotto in cifre, la sola Campania produce il 55%
delle castagne italiane con circa 300mila quintali/anno. Inoltre, nella sola
provincia di Salerno sono quasi 5mila gli ettari destinati alla castanicoltura.
Tra i principali comuni dediti a tale
attività: Acerno, Magliano Vetere, Roccadaspide, Stio Cilento, Sicignano degli
Alburni, Calvanico, San Cipriano Picentino e Giffoni Valle Piana.
(Articolo
tratto del TG della Tv di Gwendalina del 28/02/2014. Foto: Rosy Merola)
Rosy
Merola
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